Città (189.388 ab. nel 1991) della Croazia meridionale, posta su una penisola della costa dalmata che chiude a Spalatouna ben riparata baia. Situata al capolinea della ferrovia proveniente da Zagabria, è dotata di un attrezzato porto turistico e commerciale, collegato alle vicine isole e alla città italiana di Pescara. L'industria, attiva nei settori alimentare, metalmeccanico, chimico, elettrotecnico e del cemento ha subito, come il turismo e l'intera economia locale, gravi contraccolpi dal conflitto che ha accompagnato l'indipendenza della Croazia, durante il quale Spalato, pur meno pesantemente danneggiata di altre città, ha dovuto far fronte allo smistamento di un gran numero di profughi e alla distribuzione degli aiuti internazionali alle popolazioni della fascia costiera e dell'entroterra. La città è sede di un Istituto per il commercio marino, di un Istituto di oceanografia e di numerosi musei e gallerie d'arte. Aeroporto. In croato, Split.
L'origine della città è legata al palazzo fattovi erigere da Diocleziano (sec. III) nella cui cinta fortificata trovò rifugio nel 615 la popolazione di Salona rasa al suolo dagli Avari. Soggetta a Bisanzio, nel 925 fu sede dell'assemblea dei metropoliti dalmati eredi della chiesa autocefala di Salona che però nel 1060 fecero atto di sottomissione alla chiesa di Roma. Nel 1102 la città entrò a far parte del regno d'Ungheria e di Croazia; passò poi (1420) sotto il dominio veneziano. Il Trattato di Campoformido (1797) la assegnò all'Impero austroungarico cui rimase – salvo la parentesi napoleonica – sino al termine della prima guerra mondiale (1918). Nel 1941 fu occupata dalle truppe italiane che la tennero sino al 1943 quando, dopo la conclusione dell'armistizio, furono attaccate dalle armate tedesche. La resistenza italiana costò la vita al generale Alfonso Cigala Fulgosi, medaglia d'oro, fucilato dai tedeschi.
Fu poi occupata dalle forze della resistenza iugoslava. Spalato ha poi affrontato, insieme alle altre città croate, la disgregazione della Iugoslavia e il successivo conflitto che ha portato la Croazia all'indipendenza, nel 1991, durante il quale, nonostante tutto, la città non ha subito grossi danneggiamenti, rispetto alle vicine Zara e Dubrovnik.
È stata, però, successivamente sede di disordini in seguito al crollo politico e morale dell'HDZ, il partito nazionalista dominatore della scena politica croata della fine del XX secolo, guidato da F. Tudjmann: nel 1999 il partito è rimasto orfano del suo capo e nel 2000 è stato pesantemente sconfitto alle elezioni presidenziali e parlamentari. Spalato è stata teatro di numerose manifestazioni di protesta da parte dei rappresentanti della destra nazionalista, in difesa del generale M. Norac, accusato di aver preso parte all'uccisione di alcuni serbi, nel 1991, e per questo incriminato dal tribunale di guerra di Fiume.
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